5 giugno 2024. Al Liceo e nel carcere di Fossombrone, con “Piccola Osteria”.

Un’altra preziosa esperienza, prima in un liceo e poi in un carcere (dove naturalmente le foto non possono essere scattate, ma restano impresse nella mia memoria). Due luoghi così vicini fisicamente, a Fossombrone, eppure così distanti, che Piccola Osteria senza Parole ha contribuito incredibilmente a unire, letto dai ragazzi in contemporanea con un gruppo di detenuti.

Grazie di cuore alla professoressa Sonia Paradisi, alla dirigente scolastica Alessandra Di Giuseppe, a Lorenzo Sabbatini del sistema bibliotecario carcerario e a Irene Lilliu, pubblico ministero che avevo incontrato anni fa, in un Gruppo di lettura dedicato a Bellissimo, e che mi ha portato qui.

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